Domenica mattina, 8 settembre 2024, quando l’infermiera è entrata nella stanza di Suor Annarosa per aiutarla ad alzarsi, l’ha trovata morta. Solo poche ore prima, durante il giro della notte, l’aveva lasciata che dormiva serenamente.

   Suor Annarosa aveva sempre avuto una salute piuttosto fragile, ma nulla faceva presagire una fine così rapida e improvvisa.

   Nel giro di un mese è la terza consorella che ci lascia per tornare alla casa del Padre: Suor Annunziata Bruno, Suor Maria Pia Molari, e ora Suor Annarosa Rodari.

   La domenica precedente, 1° settembre, era deceduta Suor Maria Pia, anche lei improvvisamente, ma non inaspettatamente, perché i medici ci avevano avvertite che la sua fine era imminente. Quel giorno Suor Annarosa, avuto la notizia della morte di Suor Maria Pia, aveva detto con la suora infermiera: “Aiutami a prendere la valigia per mettere in ordine le mie cose e prepararmi l’abito da indossare, perché la prossima sarò io!”. L’infermiera le aveva risposto: “Per ora ti aiuto ad alzarti perché hai ancora molta strada da fare!”. Chissà, forse Suor Annarosa presagiva la sua fine, certo è che, per tutte noi, la sua morte ci ha colte veramente di sorpresa.

   Suor Annarosa Rodari, al secolo Giovanna Maria, è nata a Valbondione (BG) il 20 settembre 1950.

   Entrata in Congregazione nel luglio del 1968, ha cominciato il noviziato il 29 gennaio 1969 e, due anni dopo, il 18 giugno 1971, ha emesso i voti temporanei e il 2 ottobre 1976 ha fatto la professione perpetua.

   Durante la sua vita religiosa Suor Annarosa è passata, per brevi periodi, in alcune nostre piccole comunità, ma soprattutto ha prestato il suo servizio come insegnante nella Scuola Primaria di Ameglia (SP) dal 1975 al 1979, e in quella di Roma dal 1979 al 1999 dove, quando per motivi di salute ha dovuto lasciare l’insegnamento, si è dedicata al lavoro di segreteria nella scuola, mantenendo sempre vivo il contatto con i suoi ex-alunni.

   Nel 1999 è stata trasferita a Lugo con l’impegno di economa di Casa Madre, impegno congeniale a lei, e che ha sempre svolto con precisione minuziosa e competente.

   Suor Annarosa aveva una salute fisica veramente fragile e ciò ha molto influito sulla sua vita comunitaria e apostolica, che sono state caratterizzate da periodi di impegno attivo e preciso, alternati ad altri periodi di impegno piuttosto precario.

   Fino a quando la sua salute ha retto è stata una brava zelatrice dell’AdP e collaborava e partecipava fedelmente ai vari incontri della segreteria nazionale dell’associazione.

   In comunità era pronta ad aiutare le consorelle che ricorrevano a lei e, quando stava bene, era anche socievole e allegra.

   Gli ultimi tre anni della sua vita li ha trascorsi in infermeria, accudita dalle consorelle infermiere, con delicatezza e competenza.

   Preghiamo per Suor Annarosa, certe che anche lei, ora che è nella casa del Padre, intercederà presso di Lui per tutte noi e per la sua cara Congregazione.

 

Madre Mariarita Foli